In ricordo di Saverio Ambrosio

IMG_0426 (Custom)Domenica correremo a San Gennarello.

Non riesco a non pensare che in quella chiesa proprio accanto alla partenza abbiamo dato l’ultimo saluto al nostro amico Saverio Ambrosio, “Grembiulino”, come tutti noi lo chiamavamo. Ci penserò quando prenderemo il via e ci penserò quando taglieremo il traguardo.

L’ultima volta che ho corso a San Gennarello (saranno passati tre anni ormai), venivo da un piccolo stop e gareggiai accanto a lui per quasi tutto il percorso. Ci conoscevamo da un po’, ma non avevamo mai parlato. Quella fu l’occasione per scambiare quattro parole, raccogliere qualche buon consiglio da chi correva da tanto prima di me e avere la conferma che quanto dicevano tutti era vero: Saverio era una brava persona, misurata ed educata.

Da lì in avanti, prendemmo maggior confidenza, me lo ricordo bene tutte le sere in piazza, al tavolino del bar con gli amici di sempre, il Presidente Raffaele Ranieri, Peppe Nappo, io che tornavo a piedi dallo studio e lui con quel suo cordiale “ciao, avvocato” con cui ti trasmetteva la sua stima e il suo affetto. Non aggiungeva altro, un saluto semplice, di poche parole, ma giuste, come era lui.

Negli ultimi mesi, quando la malattia cominciava a segnarlo, mi fermavo qualche attimo in più, gli chiedevo discretamente “come stai?” e lui rispondeva sempre “bene, sto bene”.

Una grande forza, un grande coraggio l’esempio di Saverio.

Ma più di tutto ricordo l’ultimo saluto, quella chiesa appunto.

Ero vicino alle scale, vidi comparire dall’angolo della strada il suo feretro, portato a spalla dagli amici, fin da casa, per tutto il percorso.

Il suo ultimo viaggio, ancora, l’aveva voluto misurare con i piedi, come solo un vero maratoneta sa fare.

Raffaele Boccia

Pubblicato da Podistica Vesuviana

è una associazione sportiva podistica senza fini di lucro nata nel 2007. Ha sede a San Giuseppe Vesuviano (NA) e attualmente conta circa 60 atleti